Quanti modi conosci per avere l’acqua sempre limpida e cristallina in piscina?
Chi ha già realizzato il sogno di un impianto in giardino lo sa: il trattamento dell’acqua è fondamentale per la manutenzione ordinaria e la salute di chi si tuffa in piscina. Il cloro è il metodo più diffuso, ma non certo l’unico: facciamo una panoramica sui metodi alternativi, sei pronto a prendere appunti?
Trattamento dell’acqua in piscina: le alternative al cloro
Per molti anni il cloro è stata l’unica soluzione per la disinfezione dell’acqua in piscina, sia in strutture residenziali sia in strutture pubbliche e ancora oggi il suo utilizzo è abbastanza diffuso, non solo come uso esclusivo per la sanificazione delle acque, ma anche in affiancamento ad alcuni metodi alternativi. Lo puoi trovare liquido, granulare, in polvere o pastiglie, ma qualunque sia la forma che scegli di usare ricorda di maneggiarla con cura, utilizzare sempre i guanti e seguire le istruzioni.
Da qualche anno grazie alla tecnologia, se decidi di installare una piscina nel tuo giardino, puoi scegliere tra più di un’alternativa per gestire la disinfezione dell’acqua.
Elettrolisi di sale
Attraverso il processo di elettrolisi, il sale (NaCl) viene scisso e genera la dispersione in acqua di due elementi, cloro e sodio, che possono ricombinarsi tra loro e formare cloro gas (Cl2) o ipoclorito di sodio (NaClO). In questo modo non c’è più bisogno di acquistare e conservare prodotti chimici a base di cloro, perché verrà prodotto naturalmente a partire da un elemento naturale come il sale, che rende l’acqua della piscina simile a quella del mare ed elimina gli effetti collaterali del cloro sui bagnanti (irritazione di occhi e mucose).
Ossigeno
Cosa c’è di più naturale dell’ossigeno? Questo trattamento è una valida alternativa al cloro, perché permette di avere ottimi risultati a livello di disinfezione e contribuisce a tenere sotto controllo l’acidità dell’acqua. Come per l’elettrolisi di sale, anche l’ossigeno è più delicato nei confronti dei bagnanti, specie se piccoli. L’unico svantaggio è che perde di efficacia se le dimensioni della piscina sono consistenti e l’utilizzo dell’impianto è intensivo: in questi casi, meglio affiancare un trattamento combinato a base di cloro.
Bromo
Questo metodo è ideale per la disinfezione delle spa. Il motivo? Perché il bromo è un elemento che resiste anche a temperature elevate. L’efficacia ossidante del bromo però è più bassa rispetto al cloro: per questo i dosaggi sono più consistenti e la quantità di prodotto da acquistare più elevata.
Raggi UV
I raggi ultravioletti sono in grado di eliminare il 99% di alghe e batteri: un bel risultato, no? La luce emessa dalle lampade UV durante i cicli di filtrazione dell’acqua della piscina svolgono un’azione battericida costante e puntuale. L’unico svantaggio di questa soluzione è la manutenzione periodica delle lampade.
Ozono
L’utilizzo di ozono per la disinfezione dell’acqua è una valida alternativa sia al cloro sia al bromo: il suo potere ossidante è molto elevato, per questo è in grado di intervenire efficacemente contro batteri, alghe o virus che possono trovare in piscina un ambiente favorevole. Lo svantaggio è che si tratta di un gas instabile che non può essere stoccato, ma deve essere generato sul posto e sul momento.
Bene, ora hai le idee più chiare?
Noi speriamo di sì, ma per qualsiasi dubbio o chiarimento sui trattamenti di disinfezione, siamo qui a tua disposizione: l’acqua da sempre è il nostro mondo e costruire piscine la nostra passione!