Senza dubbio, uno dei sogni di chi possiede una piscina in giardino è quello di poter allungare la stagione di balneazione e allontanare il triste momento della chiusura dell’impianto. Ma non solo: è importante poter sfruttare la piscina il più possibile, anche quando il termometro arriva appena a 22 gradi o il cielo è nuvoloso. Scopriamo come è possibile mantenere la temperatura dell’acqua sempre tra 25 e 28 gradi grazie agli impianti di riscaldamento in piscina.
Il riscaldamento in piscina con la pompa di calore: come funziona
Il riscaldamento in piscina con la pompa di calore avviene in due fasi: la fase di avviamento e quella di mantenimento.
Nella fase di avviamento, la temperatura dell’acqua della vasca viene aumentata fino al livello che si desidera mentre, in fase di mantenimento, la pompa risponde apportando il calore necessario per compensare le normali dispersioni termiche naturali.
Affinché le prestazioni della pompa di calore siano sempre ottimali, devi prestare attenzione a tre fattori principali: il ricircolo dell’aria, l’elettricità e il sistema di tubazioni.
Per quanto riguarda il ricircolo dell’aria, tieni presente che la pompa deve avere uno spazio libero per un raggio di circa 60 centimetri. Inoltre, il locale dove la collochi deve consentire un corretto ricircolo dell’aria per evitare che l’aria di scarico rientri in circolo compromettendo così le prestazioni della pompa.
La pompa, anche se la maggior parte del calore che produce viene catturato dall’atmosfera, per funzionare necessita di corrente elettrica. A questo proposito, ricorda che i collegamenti elettrici devono essere fatti sempre da personale qualificato.
Ancora, è importante sapere che, più la pompa è lontana dalla piscina, maggiore è la dispersione del calore. Per ovviare a questo inconveniente, installa la pompa di calore entro 7,5 metri dalla piscina.
Scambiatore di calore
Parliamo ora degli scambiatori di calore. Sono ideali per riscaldare l’acqua in modo rapido e vengono in aiuto soprattutto nei casi in cui utilizzi la piscina soltanto nel weekend e non tutti i giorni.
Lo scambiatore va collegato alle condutture della caldaia di casa e i due circuiti d’acqua, quello caldo prodotto per riscaldare l’abitazione e quello freddo dell’acqua aspirata dalla piscina, si incrociano: il primo cede per conduzione calore al secondo.
Il riscaldatore elettrico
Un’altra possibilità per avere la piscina riscaldata e sempre accessibile indipendentemente dal clima è quello di affidarsi al riscaldatore elettrico. Dobbiamo però dire che i costi di gestione in questo caso sono elevati (dai 3 ai 12 watt di potenza) e questa soluzione può essere congeniale per la piscina della seconda casa che viene usata in maniera sporadica.
La soluzione amica dell’ambiente: i pannelli fotovoltaici
Per gestire la piscina con un occhio di riguardo per l’ambiente e per il risparmio energetico, è possibile affidarsi ai pannelli solari, economici, ecologici e semplici da installare.
Funzionano grazie ai raggi del sole di cui catturano l’energia, rinnovabile e gratuita, per rimetterla in circolo.
I migliori in commercio sono i pannelli non vetrati, realizzati in materiale plastico e connessi all’impianto idraulico della piscina: l’acqua fredda scorre al loro interno, viene riscaldata e rimessa in vasca per garantire una balneazione gradevole con ogni temperatura esterna.
Se vuoi avere maggiori informazioni sui sistemi di riscaldamento in piscina, contattaci e scopri come possiamo aiutarti a rendere prolungare la tanto amata stagione della balneazione.